venerdì 26 luglio 2013

Non chiamarli anelli... ©ORTEGA_925 CReaTuReS


Cosa ci rende unici? Sentirci sicuri di ciò che ci piace, senza conformismi. Ed essere sicuri che, anche quando ci piace conformarci, quando ci piace quello che piace a tutti ...è perché ci piace davvero. E chi se ne frega se
ce lo danno in pasto, se pensano di farcelo piacere per forza! Io non posso fare a meno di sapere 'quest'anno cosa va'... o meglio:  'questa stagione cosa va?' o... 'questo mese cosa va?' ...la moda mi incastra, ma è un piacere, come quando ti incastri nel vestito che ti stai infilando perché hai dimenticato di aprire la lampo!

Il brutto è che io non mi lascio piacevolmente incastrare solo dal fashion trend del momento. Io cado facilmente anche nella trappola dell'anticonformismo, del pezzo unico, dell'oggetto d'autore introvabile... e con che ingenuità!!! Ma anche ...con quanta soddisfazione!!! La stessa di quando cadi in tentazione per quell'ultima cucchiaiata di stracchino di Nonno Nanni.... mmmm... 

E' proprio così che mi sono sentita quando ho avuto al dito l'anello di Ariel Matias Ortega, quello fatto con 5 bossoli di diverso calibro, come quando scopri una borsetta di vimini degli anni 50 in cantina, e sei sicura di averla solo tu... o quasi.

Pink.










Oui ...c'est moi






[Ariel Matias Ortega: ...prendo in prestito una frase del mitico John Lennon che mi è stato d’ispirazione per questa collezione: “Combattere per la pace è come fare sesso per la verginità”. John Lennon]

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